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Favorisce il rifinanziamento delle imprese e gli accordi prefallimentari, e concilia la soddisfazione dei creditori con il ripristino della situazione di solvibilità delle imprese.
- Permetterà al debitore di trovare soluzioni al di fuori del processo fallimentare e di decongestionare i tribunali commerciali.
- Vengono concessi maggiori poteri ai curatori fallimentari, richiedendo di conseguenza una maggiore responsabilità da parte loro, il tutto per garantire la sostenibilità dell'impresa o, se del caso, la soluzione più rapida del processo fallimentare.
Il Consiglio dei ministri ha ricevuto una relazione del ministro della Giustizia sul disegno di legge di riforma della legge fallimentare, prosecuzione di quello attuato con il regio decreto legge recante misure urgenti in materia fiscale, finanziaria e fallimentare, del 27 marzo 2018. 2009.
Dopo l'approvazione di tale norma, al fine di attuare una più profonda ed equilibrata riforma della Legge Fallimentare, è stata istituita una Sezione Speciale della Commissione Generale di Codificazione, composta da diciassette esperti provenienti da diverse provenienze professionali giuridiche ed economiche. La proposta di questa Parte Speciale costituisce la base di quello che viene presentato oggi come il Disegno di Legge di riforma della Legge Fallimentare.
Il Progetto Preliminare, fondato sul mantenimento dei principi essenziali della legge vigente, si propone di normalizzare il ruolo della concorrenza e di costituirla come strumento al servizio della vitalità delle imprese e non solo come formula per la loro liquidazione quando incontrano difficoltà.
La riforma approfondisce la linea della semplificazione, snellendo e riducendo il costo del processo competitivo.
Tra gli aspetti più rilevanti delle riforme proposte figurano:
- La creazione di alternative al concorso.
- Lo sviluppo della procedura abbreviata o semplificata.
- L'amministrazione fallimentare.
- Riforme in materia di lavoro.